Apre la mostra dedicata a Guglielmo Marconi, “Prove di trasmissione”

Filly di Somma

*****

Questa mattina, 24 aprile, un evento dedicato alla stampa per l’inaugurazione della mostra.

Siamo a Roma, presso la sede di Radio RAI in Via Asiago 10. Un modo per celebrare quel genio che per la prima volta concepì la possibilità di comunicare senza fili.

L’inventore nasce a Bologna il 25 aprile del 1874. Esattamente 150 anni fa.

La mostra è inaugurata in una ricorrenza che quest’anno si accompagna ai 70 anni dalla nascita della televisione e ai 100 anni della radio, con interventi di:

Adolfo Urso – Ministro delle Imprese e del Made in Italy

Lucia Borgonzoni – Sottosegretaria di Stato al Ministero della Cultura

Giampaolo Rossi – Direttore Generale RAI

Monsignor Dario Edoardo Viganò – vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università Telematica Internazionale UNinettuno

Roberto Ferrara – Direttore RAI Canone, Beni Artistici e Accordi Istituzionali

Guglielmo Giovannelli Marconi – figlio di Elettra Marconi e nipote di Guglielmo Marconi.

La prima visita alla mostra ha avuto come guida il Prof. Umberto Broccoli.

La sede dell’esposizione è il Palazzo della Radio di Via Asiago, che si avvicina anch’esso al 100° anniversario e che non solo rappresenta il luogo dal quale in questo ultimo secolo sono partite le onde di trasmissione radio che hanno portato informazione e intrattenimento in tutto il Paese, ma conserva anche quella che fu la scrivania di Guglielmo Marconi, che per anni ne percorse i corridoi.

Guglielmo Marconi ebbe un ruolo di rilievo nella nascita dell’URI (Unione radiofonica italiana) la società antesignana dell’odierna RAI.

La mostra si focalizza, in particolare, sul periodo che va dai primi anni Venti alla prima metà degli anni Trenta, prima della scomparsa di Marconi, ovvero sugli esperimenti e sui viaggi che egli fece a bordo della nave-laboratorio Elettra.

Il fulcro del percorso espositivo è articolato in sezioni dove vengono raccontati in una sequenza temporale alcuni degli esperimenti effettuati nella cabina che egli fece allestire a bordo del panfilo.

Gli apparati originali esposti, infatti, assieme ad alcuni documenti sulla navigazione dell’Elettra, sono in allestimento grazie al prestito temporaneo concesso dal Museo Storico della Comunicazione.

Sono in esposizione anche alcuni pezzi provenienti dal Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino, a integrare il progetto ideato e curato dalla direzione Canone, Beni Artistici e Accordi Istituzionali e completato da un’accurata scenografia.

La Rai presenta in apertura della mostra anche un altro progetto del quale si può avere un assaggio già all’ingresso del Palazzo. Lo stesso Guglielmo Marconi, ricostruito digitalmente grazie all’intelligenza artificiale, guida i visitatori nel percorso espositivo. Si apprezza non solo il volto dell’inventore con la sua mimica facciale, ma anche la sua parlata e il suo timbro vocale.

La mostra sarà libera e aperta al pubblico fino al 13 febbraio 2025 – in occasione della Giornata Mondiale della Radio. Le prenotazioni saranno gestite dal FAI.

Oggi, un’occasione unica per vederla in anteprima. 

Lascia un commento