La “rinascita” della Nostra Signora di Parigi

Filly di Somma

Era il 15 aprile 2019 e un enorme incendio distrusse una parte significativa della cattedrale più famosa della Francia: Notre Dame de Paris. Adesso, a distanza di cinque anni, la “Nostra Signora” rinasce dalle ceneri.

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La riapertura è prevista per l’8 dicembre 2024, dobbiamo attendere ancora qualche mese per vedere la bellissima cattedrale risplendere come prima e forse, anzi sicuramente, sarà ancora più bella. Questo luogo iconico di Parigi ha sempre attirato milioni di turisti da tutto il mondo, i quali, in fila, hanno sempre atteso il proprio turno per ammirarla in tutto lo splendore e bellezza.

Il responsabile del cantiere, Philippe Jost, assicura che i lavori stanno procedendo secondo i programmi e le aspettative, in attesa di riaprire le porte di un sogno parigino che in molti non vedono l’ora di rivivere dopo quel lontano e terribile 15 aprile 2019.

I giochi olimpici, i quali cominceranno a Parigi il 26 luglio fino all’11 agosto, sono oramai sempre più vicini. La guglia della Cattedrale di Notre Dame, la quale proprio durante l’incendio del 2019 implose in mondovisione dinnanzi agli occhi increduli di tutto il mondo, è stata ricostruita. Svetta adesso, nella sua bellezza, sul cielo di Parigi. Il progetto originario ottocentesco dell’architetto Eugène Viollet Le Luc è stato rispettato.

Cattedrale di Notre Dame: foto scattata il 4 aprile 2019, 11 giorni prima del terribile incendio del 15 aprile 2019

(Credits: https://www.facebook.com/james.kigin – James Kigin)

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Passo dopo passo

La ricostruzione della Cattedrale di Notre Dame, la parte distrutta, è una continua sfida. È stato rifatto il tetto in legno, conosciuto come “La Foresta di Notre Dame”, ed è stato realizzato grazie a migliaia di alberi bicentenari i quali sono stati selezionati nei boschi di Francia. L’intento era proprio di riprodurre il tetto in legno identico a quello del lontano 1200.

Un’impresa, quella della ricostruzione della parti distrutte della Nostra Signora di Parigi, che ha visto unirsi, con tutte le forze fisiche e mentali, operai, architetti, restauratori e non manca ovviamente la presenza italiana. Anche in questo tragico episodio l’Italia ha mostrato grande sostegno alla Francia.

Non solo una ricostruzione esterna, ma anche interna, con una attenta pulizia delle mura, delle vetrate, e anche delle decorazioni. Il tutto, dopo ben cinque anni, è giunto piano piano a compimento. Le 24 cappelle interne alla Cattedrale sono state completamente restaurate e sono rinate anche nei colori, offuscati durante l’incendio e adesso splendenti più che mai.

Cattedrale di Notre Dame: Foto scattata il 13 Aprile 2024

(Credits: https://www.facebook.com/james.kigin – James Kigin)

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Dentro e fuori un vero restyling

Per fortuna i tre rosoni medievali non sono stati danneggiati dall’incendio del 2019. C’è stato un attento lavoro di pulizia per riportarli al loro splendore. Anche la grande croce, situata in fondo alla cattedrale e la Statua della Vergine con il Bambino sono “sopravvissuti” al rogo.

Ben 844 milioni di euro, la cifra raccolta dalle donazioni da parte di tutto il mondo, per sostenere i costi della “rinascita” della Cattedrale di Notre Dame. Ben 12 milioni i visitatori, 2400 cerimonie religiose, 150 concerti, queste le cifre che annualmente la Cattedrale di Notre Dame era capace di realizzare e contenere, prima del rogo del 15 aprile 2019. Adesso, dopo cinque anni, ci si prepara alla tanto attesa riapertura a fine anno.

La magia di questo luogo è unica e il lettore la vive già in NotreDame de Paris, noto anche come Nostra Signora di Parigi, il romanzo storico di Victor Hugo, pubblicato nel 1831, quando l’autore aveva solo 29 anni.

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