Gita al Faro: sulle orme di Virginia Woolf e la Scozia

Filly di Somma

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Era il 1927 quando la scrittrice britannica Virginia Woolf scrisse “To the lighthouse” – Gita al Faro. Il romanzo è centrato sulla famiglia Ramsay e le loro visite all’isola di Skye, in Scozia, tra il 1910 e il 1920. C’è qualcosa di magico nella vista di un faro, alto, slanciato, solitario, immerso nell’ignoto e consumato dalle intemperie, dalle onde e dal tempo.

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La Scozia, con le sue 800 isole e le infinite coste, di fari ne ha da ammirare. Una piccola curiosità: furono proprio gli Stevensons gli ideatori e costruttori di una buona parte dei fari della Scozia. Il nome non è nuovo ad alcuni, sono i parenti stretti del famoso romanziere Robert Louis Stevenson, autore di romanzi come “Treasure Island” (“L’isola del tesoro”) e “Dr Jackyll and Mr Hyde”, tanto per capirci.

Neist Point Lighthousepixabay

Si parte dal Neist Point Lighthouse, nella parte ovest dell’Isola di Skye, considerato il più fotografato della Scozia. Arroccato nella sua solitudine su una affascinante scogliera. Nel 1909 la sua lanterna si illuminò per la prima volta.

Arriviamo a Butt of Lewis, nella omonima isola. Il faro fu inaugurato nel 1862, a strapiombo sul tumultuoso Oceano Atlantico. Prossima tappa è Buchan Ness, a un’ora da Aberdeen, svetta dal 1827 su un piccolo promontorio che si snoda dal villaggio di Boddam fino al Mar del Nord. Si riconosce dalle sue strisce rosse e brillanti. Il tour continua verso Rattray Head, la cui forma ricorda un grande birillo di 37 metri emerso dal mare. Completato nel 1895, su una roccia sommersa dalle acque e raggiungibile a piedi durante la bassa marea.

Si continua verso Lismore, meglio noto come Eilean Musdile Lighthouse, adagiato lungo la costa ovest della Scozia, fu costruito nel 1833. Si arriva a Sumburgh Head, datato 1821, un magnifico faro bianco, il più antico delle Shetland. Si consiglia la visita soprattutto all’inizio dell’estate data la presenza di urie, fulmari, gabbiani, beccacce e pulcinelle di mare.  Si potrebbero avvistare anche la punta di un delfino o un’orca e non mancano le colonie di foche sulle rocce vicino alla riva.

Sumburgh Headpixabay

Muckle Flugga è il faro che si adagia nella parte opposta delle Shetland, nel punto più a nord dell’isola di Unst. Circondato da una riserva naturale, per conquistarselo bisogna camminare lungo infinite passerelle di legno. Si arriva a St. Abb’s Head, un faro di soli 9 metri, che si colloca all’ingresso del fiordo di Edimburgo. Terminato nel 1862, negli anni venne aggiunta la Sirena delle Nebbie, una sorta di trombone rosso rivolto al mare.

Si continua il tour dei fari della Scozia verso Ardnamurchan Point, realizzato nel 1849 e alto 36 metri, se si attende il tramonto la visita è suggestiva. Terminiamo il nostro tour con il faro di Dunnet Head, lungo la costa settentrionale della Scozia, nel punto in assoluto più a nord. La scogliera e le pecore che vi pascolano, rendono il paesaggio bucolico. Inaugurato nel 1831, la torre bianca è alta 20 metri e sembra vegliare su Pentland Firth, lo stretto che separa le isole Orcadi dalla regione Caithness.

Dunnet Head – Pixabay

Il nostro viaggio tra i bellissimi fari scozzesi termina qui, ma se chiudiamo gli occhi, immaginiamo la scrittrice Virginia Woolf sorseggiare un buon tè inglese, nel suo cottage vista faro.

Tutte lo foto sono di pixabay

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