Futon e Matchamisù: quando il Giappone si beve e si mangia

A cura di Filly di Somma

Questo è un angolo della Capitale sicuramente molto amato dai romani e anche dai viaggiatori a Roma. ViVi si trova a Piazza Navona, proprio dove sorge il bellissimo Palazzo Braschi che in questi giorni è protagonista della “Ukiyoe. Il Mondo Fluttuante. Visioni dal Giappone” (martedì 20 febbraio 2024 – domenica 23 giugno 2024). Una mostra imperdibile.

Ebbene Vivi Bistrot si è adeguato a questo spirito “nipponico” che c’è nell’aria a Roma, e propone lo speciale cocktail “Futon” e il dolce “Matchamisù” dedicati proprio al Paese del Sol Levante. ViVi, Food & Lifestyle è un brand fondato da Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo, ed è da sempre molto attento al legame tra il gusto e l’arte, tanto da sviluppare delle idee particolari e creare dei piatti e dei cocktail ispirati alle mostre in corso al Palazzo Braschi che si trova a un passo.

“Mangia e bevi” il Giappone

Il drink “Futon”, è stato ideato da Sara Paternesi, Head Bartender di ViVi, ed è un cocktail a base di Roku gin al profumo di fiori di ciliegio e tè verde, Sake Akafuji prodotto con il miglior riso e acqua pura del monte Rokko, Lime, Sciroppo di lemongrass e Spuma di bergamotto.

Il dolce “Matchamisù”, invece è creato da Francesca Cascia, Pastry Chef di ViVi, ed è un omaggio al tradizionale rito del tè giapponese, con una Crema tiramisù al matcha, Biscuit al cacao con bagna al rum e Crumble al matcha con cocco e cioccolato bianco.

Il matchamisù Copyright sarapu.it

Quale occasione migliore quindi di recarsi al Museo di Roma Palazzo Braschi, visitare la nuova e imperdibile mostra dedicata al Giappone e poi recarsi da ViVi dove sostare, dopo la visita, per rilassarsi gustando queste due specialità che portano in Giappone: Bere il “Futon” e Mangiare il “Matchamisù”, in tutto questo godendo della splendida vista su Piazza Navona.

Per chi non avesse ancora visitato la mostra, a cura di Rossella Menegazzo, essa propone un percorso nell’arte giapponese tra il XVII e il XIX secolo attraverso centocinquanta capolavori firmati dai maestri del periodo Edo (1603 – 1869) tra cui Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai, Keisai Eisen e la grande scuola Utagawa con Toyokuni, Toyoharu, Hiroshige, Kuniyoshi e Kunisada. 

Il Filo conduttore del percorso espositivo è ovviamente il genere artistico dell’ukiyoe, un termine che significa “immagini del mondo fluttuante”, il resto lo scoprirete solo durante la visita.

Il drink futon, Immagine di copertina copyright sarapu.it

Lascia un commento