Filly di Somma
Ci sono luoghi a Parigi che non si mostrano subito. Non hanno insegne appariscenti né facciate monumentali. Il Relais Christine è uno di questi: si scopre quasi per caso, varcando un portone discreto nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, e da quel momento il tempo sembra rallentare.
Qui Parigi smette di essere frenetica e diventa intima, sussurrata.
Un rifugio nascosto tra storia e poesia
Il Relais Christine nasce sulle antiche mura di un convento del XIII secolo. Lo si percepisce nei corridoi silenziosi, nei muri spessi, nelle luci soffuse che sembrano proteggere chi entra dal rumore della città. È un luogo che invita a fermarsi, a respirare, a lasciarsi avvolgere. Non è un hotel da attraversare di fretta: è una casa parigina segreta, dove ogni dettaglio racconta una storia.
Camere che parlano di intimità
Ogni camera è diversa, come se fosse stata pensata per un ospite preciso. Tessuti morbidi, colori caldi, mobili scelti con cura: nulla è ostentato, tutto è armonioso. Alcune stanze si affacciano sul giardino interno, altre sui tetti di Parigi, regalando quella vista che fa sentire immediatamente dentro un film. Al mattino, la luce filtra delicata dalle finestre e invita a restare ancora qualche minuto sotto le coperte.

Il giardino: il lusso del silenzio
Nel cuore della Rive Gauche, il Relais Christine custodisce un vero miracolo: un giardino privato, verde e silenzioso. Qui si può fare colazione ascoltando solo il rumore delle foglie, o rientrare la sera con un libro in mano, mentre la città continua a scorrere appena oltre il muro. È uno di quei luoghi che non si dimenticano facilmente, perché a Parigi il silenzio è un lusso raro.
Prendersi cura di sé, con discrezione
Dopo una giornata tra musei, librerie e passeggiate lungo la Senna, la spa del Relais Christine diventa un rifugio nel rifugio. Intima, raccolta, pensata per il relax profondo. Anche qui tutto è misurato, elegante, mai eccessivo. Il servizio segue la stessa filosofia: presente, attento, ma sempre rispettoso della privacy. Come se l’hotel sapesse quando farsi sentire e quando sparire.
Vivere Parigi come un parigino
La posizione è semplicemente perfetta. Da qui si raggiungono a piedi Notre-Dame, il Louvre, il Quartiere Latino, i caffè storici di Saint-Germain. Ma la vera bellezza è rientrare al Relais Christine dopo una giornata intensa, chiudere il portone alle spalle e sentire che Parigi, per un momento, è tutta per voi.
Un luogo da sentire, non solo da vedere
Il Relais Christine non è un hotel per tutti. È per chi ama i dettagli, il silenzio, la bellezza discreta. Per chi cerca un’esperienza più che un semplice soggiorno. Per chi vuole portare a casa un ricordo che non si può fotografare, ma solo ricordare.
A volte, il vero lusso è sentirsi altrove. E al Relais Christine, Parigi diventa un luogo dell’anima.
La storia di un luogo che attraversa i secoli
Il fascino del Relais Christine non nasce per caso. È il risultato di una storia lunga oltre sette secoli, stratificata come le pietre che ancora oggi ne custodiscono l’anima.
Nel XIII secolo, qui sorgeva un complesso religioso legato all’abbazia dei Grands-Augustins, uno dei grandi poli spirituali e intellettuali della Parigi medievale. In quest’area, allora ai margini della città, vivevano e studiavano religiosi e studenti, immersi in un’atmosfera di silenzio, studio e raccoglimento. Un’eredità invisibile, ma ancora percepibile, che sembra aver attraversato il tempo.

Con il passare dei secoli, Parigi cambia volto. All’inizio del Seicento nasce la rue Christine, che prende il nome da Cristina di Francia, figlia di Enrico IV e Maria de’ Medici. Il quartiere si trasforma in una zona residenziale elegante, fatta di corti interne, dimore private e giardini nascosti. È in questo periodo che il luogo assume quella dimensione discreta e riservata che ancora oggi lo definisce.
L’edificio che oggi accoglie l’hotel viene ricostruito alla fine dell’Ottocento, nel 1898, assumendo l’aspetto tipico dell’architettura parigina dell’epoca: una facciata sobria, un cortile interno protetto, spazi pensati per la vita privata più che per l’esibizione.
La vera svolta arriva nel 1979, quando l’immobile viene trasformato in albergo. È una scelta controcorrente per l’epoca: nasce così uno dei primi boutique hotel di Parigi, concepito non come una struttura alberghiera tradizionale, ma come una casa parigina aperta agli ospiti, intima, raccolta, personale.
Da allora il Relais Christine ha saputo evolversi senza mai tradire se stesso. Le ristrutturazioni successive, culminate nel restyling curato dall’interior designer Laura Gonzalez, hanno valorizzato gli spazi storici – le volte in pietra, i muri antichi, il giardino segreto – reinterpretandoli con un’eleganza contemporanea, calda e raffinata.
Oggi soggiornare al Relais Christine significa abitare un luogo che ha attraversato i secoli senza perdere la propria anima. Un luogo che non racconta la sua storia a voce alta, ma la lascia affiorare nei dettagli, nei silenzi, nella sensazione rara di essere ospiti di un segreto parigino custodito con cura.

Un sigillo di eccellenza
Non è un caso se il Relais Christine fa parte della prestigiosa collezione Relais & Châteaux. Questo sigillo internazionale non rappresenta solo l’eccellenza dell’ospitalità, ma un’idea precisa di viaggio: luoghi unici, ricchi di storia, dove il lusso è fatto di autenticità, bellezza e attenzione sincera all’ospite.
Al Relais Christine, i valori di Relais & Châteaux prendono forma ogni giorno, tra il rispetto per il patrimonio storico, il servizio su misura e quell’arte dell’accoglienza che privilegia l’emozione alla spettacolarità. È un hotel che non cerca di stupire, ma di lasciare un segno duraturo.
Soggiornare qui significa scegliere un’esperienza che va oltre il semplice pernottamento: è entrare in una storia, vivere Parigi da un punto di vista privilegiato e portare con sé il ricordo di un luogo raro, dove il tempo sembra essersi fermato. Un vero Relais & Châteaux, nel senso più autentico del termine.
