Filly di Somma
Un diario sensoriale che segue un viaggiatore lungo ore, luce, profumi e atmosfere.
Al mattino
Quando il sole filtra timido tra le strade di Roma, chi arriva al Sofitel Rome Villa Borghese percepisce subito un cambiamento nel respiro della città. All’esterno, i motorini scivolano veloci, le foglie di Villa Borghese frusciano leggere e le cupole lontane brillano al primo chiarore. Ma dentro l’hotel, l’aria è calma, quasi sospesa. La hall accoglie con una grazia misurata: colori delicati si rincorrono sulle pareti, riflessi di luce danzano sul marmo, e ogni dettaglio sembra sussurrare una storia segreta di eleganza, memoria e poesia. Chi entra si muove come in punta di piedi, catturato dall’armonia che permea lo spazio.
Le camere sono piccoli rifugi: il soffitto iridescente trasforma la luce del mattino in una nuvola rosa e oro, il letto MyBed invita a fermarsi, a respirare, a lasciarsi avvolgere. I bagni in marmo, con vasche profonde e fragranze delicate, trasformano ogni gesto quotidiano in un rituale sospeso: l’acqua scorre lenta, le superfici accarezzano, e anche il semplice lavarsi diventa un momento di poesia. Gli arredi, morbidi e armoniosi, accompagnano gli occhi in un lento vagare tra tessuti, legni e luci.
A mezzogiorno
Quando il sole raggiunge il suo culmine, il viaggiatore sale verso il piano più alto, dove il ristorante Settimo – Roman Cuisine & Terrace apre le sue porte a una vista che toglie il fiato. La terrazza è un giardino sospeso: piante verdi che ondeggiano leggere al vento, tavoli che sembrano galleggiare nell’aria e Roma che si stende sotto lo sguardo come un dipinto vivente. Villa Borghese appare come un mare verde lento e calmo, mentre le cupole e le piazze scintillano lontane. Il sole tinge tutto di luce dorata, e persino l’aria sembra vibrare di calma.
La cucina accompagna il panorama: piatti che raccontano Roma antica con tocchi moderni, profumi che invitano a fermarsi e assaporare lentamente, ogni boccone un piccolo verso. Chi pranza qui sente il tempo rallentare, come se la città avesse deciso di concedere una pausa, un istante da custodire nella memoria.
Nel pomeriggio
Chi percorre i corridoi dell’hotel nota la cura dei dettagli: il passo che risuona leggero sul marmo, il fruscio delle tende mosse dalla brezza, luci e ombre che giocano tra mobili e tappeti. Ogni spazio sembra vivere con chi lo attraversa, respirare insieme ai suoi ospiti. Anche la sostenibilità, discreta ma presente, si percepisce in tutto: sistemi energetici attenti, materiali scelti con cura, un rispetto silenzioso per il mondo che rende ogni momento armonioso e consapevole.
Le camere diventano rifugi di riposo pomeridiano: il soffitto iridescente trasforma la luce del sole in riflessi caldi, i letti accolgono come nidi, e ogni gesto, anche il più semplice, diventa lento e meditativo. Il Sofitel accompagna senza imporsi, sussurrando una sensazione di quiete e leggerezza.
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Al tramonto
Quando il sole cala e il cielo si tinge di rosa e arancio, la terrazza diventa un luogo magico. La città sembra respirare all’unisono con chi osserva: le cupole riflettono la luce, le fronde di Villa Borghese ondeggiano leggere e ogni tavolo diventa un piccolo osservatorio sospeso. La cucina si trasforma in un concerto di sapori e aromi, un racconto che unisce tradizione e invenzione. Ogni boccone, ogni sorso, diventa un gesto lento, un piccolo rito di bellezza e contemplazione.
Le luci dell’hotel si accendono con delicatezza: lampade morbide illuminano la hall, corridoi e stanze, creando un’atmosfera calda e accogliente. Tutto parla di armonia e attenzione: chi soggiorna percepisce che ogni dettaglio è stato pensato per stupire senza mai sopraffare, per accompagnare senza mai disturbare.
Di notte
Quando la città si tinge di blu e le luci lontane brillano come stelle terrestri, il Sofitel diventa un piccolo universo sospeso. Il soffitto iridescente delle camere riflette la luce soffusa, i letti accolgono ogni corpo stanco, e il silenzio dell’hotel si mescola al respiro della città. Chi dorme qui non si limita a chiudere gli occhi: attraversa un sogno condiviso con Roma stessa, tra eleganza, storia e poesia.
Il Sofitel Rome Villa Borghese non è un semplice luogo in cui soggiornare: è un viaggio dentro la bellezza, un racconto fatto di luce, profumi, suoni e materie. Ogni stanza, ogni corridoio, ogni terrazza narra qualcosa, e chi attraversa questo spazio porta con sé non solo un ricordo, ma un frammento di poesia da custodire, un momento di quiete sospeso nel tempo, pronto a riemergere ogni volta che il cuore chiama Roma.
