Filly di Somma
Resta sicuramente una delle destinazioni più amate dai cultori del viaggio storico, naturale e culturale. In questo suggestivo angolo dell’Estremo Oriente si spazia da metropoli, caotiche e sovrappopolate, a quei luoghi dove il tempo sembra si sia fermato, lì in quei villaggi rurali dove la grande e vibrante città è solo un lontano ricordo e dove non sempre tutti i viaggiatori arrivano.

Intraprendere un itinerario alla scoperta della Cina significa anche addentrarsi nella sua incredibile e antichissima cultura ricca di tradizioni. Ma, al di là di quei luoghi battuti costantemente dai turisti e che le innumerevoli guide ci raccontano, esiste anche una Cina sconosciuta e insolita, che vale la pena svelare a quel viaggiatore attento e sempre a caccia di meraviglie.

La provincia di Sichuan, con la città di Chengdu, è una fetta della Cina dove il verde incornicia i paesaggi e rende la vita molto meno stressante rispetto alle altre città cinesi. La caratteristica qui è la presenza dei Panda dalle grandi dimensioni. Osservare da vicino questi animali caratteristici del luogo è una esperienza che qualsiasi viaggiatore ama vivere. Il Panda è un animale dolcissimo e goffo, trascorre le sue giornate facendo lunghi pisolini e soprattutto giocando con gli altri simili, spostandosi tra un albero e l’altro. L’animale purtroppo è in via di estinzione e per questo è molto tutelato e protetto. Oltre ai Panda Giganti si possono trovare anche i Panda Rossi, le cui dimensioni sono più ridotte.

Le piscine naturali di Huanglong permettono la scoperta di quella Cina insolita dove ammirare anche qui quel Panda Gigante che ha appena fatto capolino, ma insieme ad un altro animale questa volta, la Scimmia Dorata. Le stupende conche naturali sono state create dai depositi di calcite dal colore giallastro all’interno delle quali si accumulano acque meravigliose. Se si osserva da lontano la forma delle piscine naturali ricorda molto il dragone gigante, il nome Huanglong significa “Dragone Giallo”.
Suzhou, è una cittadina dove davvero chi vi arriva percepisce che il tempo si sia letteralmente congelato. Qui, tutto è lento, questa è la “Città della Seta” ma è anche nota come la “Venezia d’Oriente” per la presenza dei suoi suggestivi canali che attraversano in lungo e in largo la deliziosa cittadina cinese. Il viaggiatore si ritroverà catapultato nel passato, con la presenza di quella architettura tipica della Cina, dettata da quei vicoli stretti e i canali. Per chiunque cerchi un angolo romantico e di pace, questo è il luogo giusto. Poco distante da Suzhou si trova il borgo di Tongli, un villaggio molto antico, ma decisamente ben preservato nel corso degli anni, con i suoi ponti di pietra. Arrivare qui significa immergersi in un paesaggio davvero surreale, dove il tempo si è letteralmente fermato.

Yangshuo, con il fiume Li e l’Impression Sanjie Liu fanno parte di quella Cina insolita dove non c’è il turismo di massa, ma solo scenari rurali, autentici e inaspettati. Qui si assiste ad uno spettacolo meraviglioso quando la natura diventa un palcoscenico e le persone comuni sono gli attori, proprio da questo connubio nasce l’Impression Sanjie Liu.
Si tratta del più grande teatro naturale utilizzando le acque del Fiume Li come palcoscenico. Uno spettacolo notturno unico al mondo, che si svolge all’aperto. Uno show naturale, i cui 600 attori – contadini e pescatori – sono i veri abitanti del luogo. Non fanno altro che interpretare la loro vita, con le loro tradizioni, il tutto dettato dalla lentezza, grazia e pacatezza dei loro gesti e movimenti. Uno spettacolo incantevole della durata di un’ora incorniciato tra luci, suoni, musiche e giochi di acqua. Avviene dopo il tramonto e racconta la storia di una ragazza mitologica, Sanjie Liu, una cantante dalla voce portentosa. Lo spettacolo mette in scena agli occhi del pubblico la storia e la cultura degli abitanti di Yangshuo, le persone si muovono sull’acqua e creano uno scenario meraviglioso. Lo spettacolo Impression Sanjie Liu racconta al viaggiatore la storia di questi abitanti appartenenti a quella Cina rurale, meno conosciuta dai turisti e per questo decisamente affascinante.

Le Montagne Gialle Huangshan, anche esse inserite nei Patrimoni dell’umanità UNESCO, sono sicuramente un itinerario al di là dei classici tour turistici. Siamo nella provincia dell’Anhui, nella parte orientale della Cina, una zona considerata forse la più bella del Paese. Il paesaggio regala delle emozioni infinite tra picchi granitici, i famosi pini dello Huangshan – alberi modellati grazie ai fenomeni atmosferici – e non mancano quelle formazioni nuvolose tanto suggestive allo sguardo del viaggiatore alla ricerca di emozioni. Per chi ama immortalare il panorama ci sono diversi scorci da ammirare come l’Area termale, detta il “Mare del Nord”, l’Area “Paravento di Giada”, la “Valle dei Pini”, l’Area della Valle delle Nuvole e poi l’Area delle Nuvole Bianche.

Il Tempio sospeso di Hengshan, incastonato nella montagna, con il fine di proteggerlo dal sole e dalle intemperie, si trova ad un paio di ore dalla città di Datong ed è un meraviglioso monastero sospeso a 75 metri di altezza. Si colloca sulle pendici del Monte Heng, ossia una delle cinque montagne sacre della Cina. Il Tempio possiede 40 stanze, collegate tra corridoi all’aperto a picco sulla montagna e gli elementi al loro interno richiamano le tre religioni: taoismo, confucianesimo e buddhismo.
Xi’an e l’esercito di terracotta sono una tappa imperdibile alla scoperta della regione centrale più grande della Cina. Nel 1974 un contadino scoprì, per caso, un tesoro antico, il mausoleo dell’Imperatore Quin Shi Huang e il suo esercito di terracotta. Attualmente ci sono ben 8000 statue tra carri, soldati a cavallo, guerrieri, arcieri, tutti facenti parte del corredo funebre dell’Imperatore, per proteggere la sua casa anche in un’altra vita, quella dell’aldilà.

La Città sommersa di Shicheng “dorme” tranquilla sul fondo del Lago Qindao. Quando il governo cinese decise di creare una centrale idroelettrica sul fiume Xin’An fu necessaria la creazione di un bacino di acqua nella valle in cui sorgeva la città di Shi Cheng. Fu così che la popolazione fu trasferita altrove, la valle si allagò e la città fu sommersa. Per visitare questa meraviglia si organizzano immersioni esplorative guidate per addentrarsi nella profondità del lago e ammirare la bellezza sommersa.
Il Lago di Lugu, nello Yunnan, raggiungibile in circa 7 ore di autobus da Lijiang, viene considerato un luogo che custodisce un segreto, in una Cina insolita dove il ruolo del capofamiglia è quello della donna. Questo infatti è il regno delle donne Mosuo, ossia un’etnia cinese composta da circa 50.000 mila persone, dove la vita familiare e lavorativa viene gestita dalle donne. La visita attira chiunque voglia scoprire, oltre alle bellezze del paesaggio e della natura, anche questo aspetto matriarcale del luogo.

Scoprire una Cina insolita significa anche visitare Zhangjajie, con il Parco degli Avatar dislocato su una superficie di 48 km quadrati, talmente grande che la visita richiede almeno tre giorni. Questo è un luogo spettacolare tanto da essere considerato Patrimonio dell’Unesco. La sua celebrità è arrivata soprattutto grazie al film Avatar nel 2009 girato proprio in questi luoghi, le cui montagne meravigliose e mozzafiato – dette Pilastri Celesti e ora conosciute come Montagne Avatar Hallelujah – hanno ispirato la realizzazione del film. Nel Parco si è rapiti dalla spettacolarità della natura, dettata da ruscelli, pilastri di sabbia e una vegetazione rigogliosa. Fiore all’occhiello della visita è la suggestiva passeggiata sul famoso Ponte di Vetro, una esperienza decisamente impressionante ma molto nota a chiunque si trovi da queste parti e non resiste alla tentazione. Il ponte è sospeso a 260 metri ed è lungo mezzo chilometro unendo le due cime del parco. Per chi ama l’adrenalina, la visita è decisamente da fare.

Per chi ama il rischio e non certo la tranquillità cosa c’è di meglio di una passeggiata sul Monte Hua Shan, uno dei percorsi più pericolosi e terrificanti del mondo. E allora tutti pronti per ben 4 ore di camminata lungo piccoli scalini incastonati nella roccia, a questi si aggiunge il sentiero Changkong Zhandao, una stretta passerella in legno traballante. All’inizio del percorso si consiglia sempre di acquistare o noleggiare un’imbracatura con la quale legarsi alla catena di ferro che scorre lungo il percorso. Dopo la passeggiata “pericolosa” ci si rilassa nel piccolo santuario sul dirupo che offre una stupefacente vista panoramica.

Ma non si può lasciare la Cina senza aver visitato e passeggiato su una delle sette meraviglie del mondo, la Grande Muraglia. Questo lo sanno bene i turisti e anche i viaggiatori. Il percorso è decisamente lunghissimo, ben 9000 chilometri, e scegliere la sezione da percorrere è sempre una sfida. Quella di Mutianyu, un tratto di 70 km da Pechino, è una passeggiata non solo meno impegnativa ma anche meno turistica e caotica rispetto alle altre sezioni della Grande Muraglia e regala una vista mozzafiato sui paesaggi. Il tratto delle mura è conservato benissimo e si raggiunge anche con una funivia.
Eccola ai vostri occhi la Cina delle meraviglie, non troppo turistica, ma per un viaggiatore lento, attento e a caccia di emozioni, sempre in bilico tra il passato, le tradizioni, la natura e quel pizzico di adrenalina che non guasta mai!
