Donne ucraine, mostra collettiva – Dal 5 febbraio al 1° marzo 2025 – Parigi

Filly di Somma

Nella sede di ” Espace des Femmes” , al 35 rue Jacob 75006 di Parigi, dal 5 febbraio al 1 marzo 2025 si potrà visitare la bellissima mostra collettiva con le artiste Alexandra Oza, Inna Pedan, Inna Shevchenko e Elsa Okazaki. L’ inaugurazione è stata fatta martedì 4 febbraio dalle 19.00

Le donne artiste ucraine che espongono riescono a trasmettere nelle loro opere grandi emozioni, soprattutto legate ad un Paese, l’Ucraina che ha sofferto molto e continua a soffrire.

Alexandra OzaLa serie dei gatti neri


Il suo lavoro visivo è parte di un dialogo intimo tra passato e presente, guidato dalle sue passioni ed esperienze personali. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha stravolto la sua vita quotidiana. Ha accolto un gatto nero appartenente a un rifugiato che, girando intorno a lei, è diventato la personificazione del suo presente. Il movimento costante di questo felino incarna il flusso ininterrotto del tempo, mentre la danza classica evoca i suoi ricordi passati.


La serie con le supposizioni d’argento

Come ex scienziato sociale diventato artista, Alexandra Oza si sforza di mettere in contatto le persone con le principali questioni sociali attraverso la sua fotografia.
Il suo processo prevede l’acquisizione di 36 foto in un paese, poi viaggia fisicamente in un altro angolo del mondo per ricaricare la pellicola e documentare un’altra serie di 36 foto. Questo approccio meticoloso simboleggia l’interconnessione delle sfide globali e la continua narrazione dell’impatto umano.
Utilizzando la doppia mostra come metafora visiva, l’artista Alexandra Oza propone di provocare una riflessione su temi quali il cambiamento climatico, il riscaldamento globale, l’urbanizzazione e il ruolo dell’umanità nella trasformazione del mondo.

Inna Shevchenko/Elsa Okazaki


Il titolo KRIE(K)G è una fusione di parole che cattura l’essenza della mostra: Krieg significa “guerra” in tedesco e Крик significa “urlo” in ucraino.
Qui le immagini gridano ciò che il mondo si rifiuta di sentire.
Questo progetto è nato dal silenzio. Un silenzio pesante, imposto, sentito dalle donne di fronte alla brutale realtà della guerra e dei sistemi oppressivi. Un silenzio che le parole non riescono più a rompere. Con KRIE(K)G, Shevchenko e Okazaki hanno scelto di parlare in un modo diverso: attraverso immagini che chiedono semplicemente di essere viste, sentite e comprese.
Insieme, Shevchenko e Okazaki hanno creato una narrazione cruda che affronta temi universali di dolore e sfiducia.
KRIE(K)G è nato dal silenzio paralizzante che ha seguito anni di rumoroso attivismo. Questo silenzio, imposto dalla brutalità della guerra contro le donne e nel suo Paese, è arrivato quando le parole, gli slogan e le richieste hanno fallito. Ha dichiarato I. Shevchenko.

Fonte e Foto copertina e interne: https://www.espace-des-femmes.fr/

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